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Rassegna Stampa

Gazzetta del Sud

07/05/2010

Dissidenti all'attacco, Abbadessa li respinge

Lo zoccolo duro della maggioranza minaccia la crisi di governo

Tonino Battaglia

Niente verifica né rimpasto. «Andrò avanti fino in fondo perché fiero e consapevole di poter rispettare gli impegni presi con gli elettori». Così il sindaco di Rometta, Roberto Abbadessa, replica alle accuse mossegli nell'ultima seduta del consiglio comunale dagli esponenti del gruppo "Vivi Rometta", colonna portante della maggioranza che lo sostiene dalle amministrative 2009. Il primo cittadino non intende aprire una "crisi di governo" e rispedisce al mittente le osservazioni esternate dai dissidenti Andrea Cordaro, Andrea Venuto, Paolo Saija e Sandro Previti («poca trasparenza, inattuazione del programma elettorale, mancato rinnovo della commissione edilizia») che, in segno di plateale protesta, non hanno votato il bilancio di previsione 2010. «Prendo atto di questa presa di distanza dei consiglieri – afferma Abbadessa – ma non posso non registrare una contraddizione interna allo stesso gruppo "Vivi Rometta", se è vero che lo strumento contabile presentato in aula è stato approvato all'unanimità da una giunta in cui sono presenti due suoi rappresentanti. Su queste basi non si può parlare di verifica, ma verrò in consiglio a spiegare ai consiglieri e ai cittadini ciò che ho da dire su trasparenza e collegialità». Il "fuoco amico" della fronda interna era stato aperto su due bersagli precisi: le nomine Asi e la commissione elettorale. Nel primo caso il sindaco minimizza parlando solo di una «mancanza di raccordo politico», mentre sul mancato rinnovo della commissione edilizia replica con un duro affondo alle critiche mossegli dal presidente del consiglio Cordaro: «Ha perso una buona occasione per tacere», dichiara Abbadessa. «Solo a fine dicembre – prosegue – i vari ordini professionali hanno comunicato le terne di nomi tra le quali individuare i componenti. Un'empasse di pochi mesi motivato anche da difficoltà riscontrate, e ora superate, nell'interpretazione del regolamento. A breve daremo risposte anche su questo». E sul conflitto interno alla maggioranza è intervenuto pure il capogruppo Luigi Politi, anch'egli messo sott'accusa nell'ultima seduta consiliare.

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