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Gazzetta del Sud

28/09/2005

Auto precipita nel burrone, un morto

Ventunenne originario di Messina perde la vita in un tragico incidente stradale sulla Provinciale Auto precipita nel burrone, un morto Salvatore Giacoppo viaggiava su una “Clio” entrata in collisione con un'altra utilitaria. Due feriti

Tonino Battaglia

ROCCAVALDINA – Ancora sangue sulle strade del comprensorio tirrenico. Un ragazzo di 21 anni, Salvatore Giacoppo, originario di Messina ma domiciliato a Venetico, ha perso la vita in seguito a un pauroso incidente verificatosi sulla provinciale “56” che collega Venetico a Rometta, all'altezza della zona denominata “Salita bosco”, nel territorio di Roccavaldina. Incidente nel quale sono rimasti feriti anche il proprietario dell'auto (una Renault Clio) su cui si trovava Giacoppo, Giuseppe Romano, 23 anni, anch'egli residente a Venetico e titolare di un'agenzia di pompe funebri e una giovane avvocatessa – sempre di Venetico – Tiziana Alesci, 35 anni, la quale si trovava invece alla guida di una Ford Ka. Per loro, fortunatamente, conseguenze meno gravi. Romano, infatti, ha riportato un trauma cranio-facciale, con una prognosi di 30 giorni e, dopo i primi accertamenti effettuati dai medici dell'ospedale di Milazzo, si trova ora ricoverato al Papardo. Solo un forte stato di shock, invece, per la donna. Trasportata al Piemonte, è stata già dimessa con una prognosi di tre giorni. La tragedia si è consumata intorno alle 9 di ieri mattina. Secondo una prima ricostruzione effettuata dalle forze dell'ordine, i due ragazzi stavano facendo rientro a Venetico dopo essere stati in prima mattinata a Rometta per questioni di lavoro, mentre la donna percorreva la provinciale per raggiungere la sede del Giudice di Pace sita nel centro montano. Non è ancora stato stabilito chi fosse alla guida della "Clio" in quel momento. Quel che è sicuro, però, è che a un certo punto, a giudicare anche dai vistosi segni lasciati dai pneumatici sull'asfalto, l'auto avrebbe iniziato a perdere aderenza, andando prima a impattare con la "Ka" e terminando infine la sua folle corsa nel profondo burrone sottostante. Lo schianto avrebbe però fatto sbalzare i due giovani fuori dall'abitacolo, facendogli compiere un pauroso "volo" di alcune decine di metri. Ma se per Romano un cespuglio di rovi è stato provvidenziale per attutire gli effetti della rovinosa caduta e cavarsela solo con un trauma cranico, per Salvatore Giacoppo l'urto con le rocce è stato invece fatale. A nulla sono valsi i tentativi di soccorso, che pur sono stati tempestivi. Sul luogo dell'incidente sono intervenuti le ambulanze del 118 di Torregrotta (Anania, Floridia, medico Pagano) e di Saponara (Previti, medico Giuffrè), gli uomini del vicino distaccamento forestale (coordinati dal comandante Orazio Tomaso e dal maresciallo Antonino Surdo), quattro squadre di Vigili del fuoco, agli ordini del funzionario Andrea Giliberto e del caporeparto Giuseppe Terranova, tra cui due squadre speciali Saf (Salvataggio Alpino Fluviale), specializzate in operazioni di salvataggio particolarmente difficoltose. E, in effetti, molto laborioso e lungo è stato il lavoro congiunto di squadre speciali e uomini del pronto intervento della Forestale per recuperare il corpo di Giacoppo, rannicchiato in un anfratto impervio e difficile da raggiungere, a una trentina di metri di profondità rispetto alla sede stradale. Solo verso le 13 la salma del giovane è stata recuperata. Sul posto erano presenti, ovviamente, anche i carabinieri della stazione di Roccavaldina – al comando del maresciallo Sebastiano de Iannello – i colleghi della stazione di Rometta e del nucleo radiomobile di Milazzo, i quali hanno effettuato i rilievi del caso e avviato le indagini per accertare dinamica dell'incidente ed eventuali responsabilità. Il magistrato di turno, il sostituto Adriana Sciglio, ha disposto, oltre al sequestro dei mezzi, l'autopsia sul cadavere del giovane e quindi il suo immediato trasferimento all'istituto di medicina legale, dove l'esame verrà effettuato nei prossimi giorni. Ancora una vita spezzata, dunque, su questa Provinciale che già negli anni scorsi aveva causato altre vittime. Nel gennaio 2001 aveva perso la vita in quello stesso burrone Edoardo Visalli, uscito di strada con la sua piccola vettura e ritrovato esamine dopo 4 giorni di ricerche. «Salvatore Giacoppo era un ragazzo d'oro», dicono di lui alcuni conoscenti accorsi sul luogo dell'incidente, «e un amico fraterno di Giuseppe Romano, che accompagnava spesso durante il lavoro». Anche ieri mattina i due erano insieme, ma il destino li ha separati in fondo a quel burrone.

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