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Gazzetta del Sud

03/12/2004

Inquinamento L'impegno del vicepresidente della Regione dopo il riuscito sit-in di fronte a Palazzo d'Orleans

Cascio: «Siamo a fianco dei sindaci» Riunione operativa il 15 nell'area industriale del Mela. Promesso un piano di risanamento

Mario Di Paola

Un corteo di circa cinquecento persone, un sit in rumorso e molto giovanile di fronte a Palazzo d'Orleans e poi l'incontro col vicepresidente della Regione, Francesco Cascio, vicepresidente della Regione e nuovo assessore al Territorio e all'Ambiente. La protesta del popolo inquinato della valle del Mela e della zona industriale di Milazzo non poteva avere un peso maggiore di fronte a quelle autorità governative regionali che sinora nulla hanno fatto per l'Area cosiddetta ad alto rischio. L'assessore Cascio ha ascoltato tutti gli interventi, e in particolare quelli dei sindaci, che hanno chiesto un piano di recupero ambientale per tutto il compensorio industriale. Si è poi impegnato a riunire la Commissione Stato-Regione-Provincia-Enti locali, prevista dal richiamato decreto, direttamente in uno dei comuni del Mela il 15 prossimo, anticipando la disponibilità ad assecondare le richieste degli amministratori locali. «Proprio perché riteniamo la salute un bene primario e perché qualsiasi scelta avrà una ricaduta sul territorio – ha affermato l'assessore – il da farsi verrà deciso insieme nel corso della riunione della commissione Stato-Regione-Provincia-Enti locali che indico sin da ora per il quindici prossimo. Verremo a Pace del Mela per renderci conto direttamente della situazione ed adottare i provvedimenti più idonei e rapidi possibili». Un impegno squisitamente politico, tenuto conto del fatto che le richieste degli amministratori locali sono già contenute in una serie di riunioni della Conferenza Stato-Regione-Enti locali, presiedute dall'ex assessore Parlavecchio. Evidentemente Cascio vuole dare un proprio imprimatur all'intervento della Regione nella zona industriale mamertina e, in questo senso, le sue parole sono state accolte favorevolmente dai rappresentanti degli enti locali e delle varie associazioni. All'incontro erano presenti sindaci e amministratori di Milazzo, S. Filippo del Mela, Pace del Mela, Condrò, Rometta, Torregrotta, Spadafora, Villafranca, S. Pier Niceto e Venetico, molti di più del ristretto cerchio di Comuni dell'Area ad alto rischio, che restano al momento gli unici ad aver in atto titolo nel rapporto diretto con la Regione. Ma si è voluto, con tante presenze, dimostrare come il problema ambientale sia particolarmente sentito in tutta la fascia tirrenica. E in tale quadro vanno lette le presente della Tsc di don Trifirò, dell'Associazione dei comuni petroliferi siciliani, dell'Agenzia per la lotta all'Ecomafia, degli ambientalisti e via via dicendo sino ai presidi della scuola media di Pace del Mela e dell'Istituto d'Arte di Milazzo, Simeone e Guidaldi, presenti con tanti studenti che hanno richiamato con striscioni l'emergenza verificatasi lo scorso mese a seguito di una nube tossica, a tutt'oggi di incerta provenienza. Ma cosa hanno chiesto i sindaci e quali impegni di massima ha assunto l'assessore? Intanto l'immediata installazione di una rete di monitoraggio e poi l'istituzione di un Presidio territoriale permanente, una Commissione che verifichi tutte le autorizzazioni regionali alle emissioni industriali, l'immediato finanziamento dei piani di risanamento e di rilancio economico dell'area, il ripristino della versione originale dell'Art. 2 del decreto assessoriale 883 del 2003 per la stipula di una convenzione per il monitoraggio della zona, dopo la revoca fatta dallo stesso Cascio del bando europeo varato dall'assessore Parlavecchio; la distribuzione dei 286 milioni stanziati nella Finanziaria 2000 (pacchetto Sicilia) voluta dall'Unione dei Comuni petroliferi a favore dei centri industriali. Richieste sulle quali l'assessore si è impegnato in prima persona e che avranno percorsi operativi da concordare nella Conferenza Stato-Regione-Provincia-Enti Locali del 15 e attraverso le recenti intese tra Ministero dell'ambiente e Regione siciliana. A questi punti ci permettiamo di aggiungerne un altro: l'allargamento dell'Area ad alto rischio a tutti i comuni del Comprensorio interessati all'inquinamento, come giustamente ha rilevato il vicesindaco di Torregrotta Mezzasalma. Commenti positivi sono stati espressi, a conclusione della manifestazione, dai primi cittadini del comprensorio mamertino e dai rappresentanti delle varie organizzazioni che attendono ora speranzosi la visita del vicepresidente della Regione. Fatti e non parole sono stati richiesti, con coloriti slogan, dagli studenti, animatori del sit in palermitano. (Ha collaborato Emanuela Fiore)

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