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Rassegna Stampa

Gazzetta del Sud

12/07/2000

-Rapporto sullo stato delle spiagge

-Da Spadafora a Milazzo ampie zone balneabili con qualche problema in più

-Mariella Di Giovanni

TORREGROTTA – Spiagge pulite, sebbene non balneabili per alcuni tratti, quelle delle costa tirrenica compresa tra Spadafora e Monforte Marina. Le abbiamo visitate ed eccone un breve resoconto. Divieto di balneazione sulla spiaggia di Spadafora solo a confine con Rometta, poi un bellissimo tratto pulito e abbastanza frequentato nella frazione Arcipretato con tanto di docce pubbliche. Il litorale che si protrae verso Venetico è occupato da numerose imbarcazioni destinate alla pesca, attività ancora fiorente a Spadafora, e da quelle da diporto. A Venetico i bagnanti, quest'anno, trovano tutti i servizi offerti dal lido, un litorale curato sebbene ancora interessato dai lavori di rifacimento e le pedane di legno per consentire anche ai disabili l'accesso alla spiaggia, segno di civiltà che contraddistingue oltre a quelle di Venetico solo le spiagge mamertine. Quasi inesistente l'arenile di Fondachello, danneggiato dalle violente mareggiate dell'inverno scorso, e non balneabile per 300 metri a confine con la spiaggia di Scala Torregrotta, dove il divieto di balneazione prosegue per altri 300 metri per offrire poi un litorale abbastanza pulito ma privo di servizi. Quì le docce sono state oggetto di atti vandalici. Episodici servizi di ristoro ed animazione fanno capo all'iniziativa privata. A Monforte Marina il tratto di spiaggia che ha resistito alle mareggiate è in stato di abbandono: anche ferri arrugginiti che emergono nei pressi del bagnasciuga. Eppure fino a qualche anno fa questa spiaggetta era rinomata e molto frequentata. Procedendo verso Milazzo, dalle parti di Giammoro, si va incontro alla zona industriale dove parlare di balneazione diventa difficile. A qualche bagnante abbiamo chiesto perché continua a frequentare queste spiagge nonostante le evidenti carenze. «Per abitudine» la risposta generalizzata. Il desiderio di tutti? Servizi, delle “cabine” dove il turista che si ritrova spesso a fare il pendolare stagionale possa cambiarsi, rrecuperando tempo per la tintarella e dove lasciare giocattoli e ombrellone. Ma le cabine sono attualmente disponibili solo presso i lidi e non tutti se la sentono di cambiare abitudini e comitiva, legati come sono al vecchio detto «stessa spiaggia stesso mare». A Milazzo, spiaggia di ponente, lo scenario cambia. Trionfano i lidi, organizzatissimi, ma non mancano chilometri di spiaggia libera. Qui i bagnanti protestano per sporzia e cumuli di rifiuti. Legambiente ha dato qualche tempo fa l'esempio. Gli ambientalisti, guidati da Pippo Ruggeri, al Tono hanno effettuato la consueta operazione di bonifica di un tratto di arenile, coinvolgendo anche la Capitaneria e la stessa Amministrazione, rispettivamente presenti col comandante Antonino Samiani, col sindaco Nastasi e gli assessori Trimboli e Milioti. All'iniziativa hanno partecipato anche i sub della cooperativa Poseidon che con la collaborazione della nave del ministero dell'Ambiente, Castalia, hanno provveduto a ripulire anche un tratto di fondale. Adesso si attende che il Comune di Milazzo (visto il forfait della Provincia) passi dal simbolico all'operativo.

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