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Gazzetta del Sud

17/06/2004

Rometta Indagati i consiglieri Bertè, Cannuli, Iarrera, Marmino, Barbera e Nava Prg, sei avvisi di garanzia Contestato dal pm Cefalo l'abuso d'ufficio. I fatti nel 2000

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Maria Saccà

ROMETTA – Il sostituto procuratore, Vincenzo Cefalo, ha notificato sei avvisi di garanzia ad altrettanti consiglieri comunali del comune di Rometta, Pietro Bertè, Francesco Cannuli, Francesco Iarrera, Santi Marmino, Stefano Barbera e Sandro Nava, a conclusione delle indagini preliminari relative all'adozione, il 4 luglio 2000, del Piano regolatore generale da parte del consiglio comunale. Il reato contestato ai consiglieri è l'art. 323 del codice penale, «abuso d'ufficio ai fini patrimoniali in quanto, in qualità di pubblici ufficiali, avrebbero votato a favore dell'adozione del Prg nella seduta del 4 luglio del 2000, in violazione dell'obbligo di astensione previsto, nel caso specifico dalla legge regionale, art. 176, la n. 16 del '63, procurandosi intenzionalmente un ingiusto vantaggio economico in conseguenza del cambio di destinazione urbanistica». In breve i sei consiglieri avrebbero, secondo l'accusa, favorito propri interessi “privati” o familiari modificando il valore dei terreni attraverso la modifica della destinazione urbanistica degli immobili. L'ESPOSTO DEL 2002 – L'inchiesta, relativa al Prg di Rometta, prese avvio nel 2002, dopo che un privato cittadino inviò alla Procura della Repubblica di Messina un dettagliato esposto in cui denunciava alcuni consiglieri comunali non solo di non aver ottemperato alla legge regionale che vieta di fatto ai rappresentanti comunali che abbiano interessi privati o di familiari entro il quarto grado di votare lo strumento urbanistico, ma di aver anche modificato, a proprio vantaggio, la destinazione urbanistica di terreni di proprietà di parenti stretti accrescendone, di conseguenza, il valore catastale, oltre – nel caso specifico di un consigliere –, di aver direttamente presentato e fatto votare in seno al civico consesso, un emendamento alla bozza del Prg, in cui avrebbe apportato diverse modifiche migliorative a terreni di proprietà di familiari. SCONTRO ELETTORALE – Torna dunque a infiammarsi il clima politico a Rometta a meno di quattro giorni dalle Amministrative, su un tema, peraltro, che è stato per tutta la campagna elettorale motivo di scontro tra le due contrapposte liste. L'iter burocratico di approvazione del Prg, non ancora definito, non è stato certo immune da polemiche e colpi di scena. Dopo 16 anni dal primo incarico ai progettisti – era il lontano 1983 –, il Piano regolatore vide la luce nel luglio del 2000. L'adozione da parte del consiglio comunale fu fortemente criticata dal gruppo d'opposizione (tuttavia il ricorso di “Vivi Rometta” venne rigettato dal Coreco), perché deliberata da appena 7 consiglieri, mentre i restanti 8 si dichiararono incompatibili. L'ADOZIONE E IL COMMISSARIO – Le polemiche si rinnovarono puntualmente al momento dell'adozione, nell'ottobre del 2002, dei piani particolareggiati da parte del Consiglio. In quell'occasione due consiglieri, Santi Marmino e Sandro Nava si dichiararono incompatibili, facendo mancare, di conseguenza, il numero legale. Nel novembre del 2002, il sindaco Etna e il presidente del consiglio Barbera, chiesero l'invio da Palermo di un commissario ad acta, che di lì a poco, febbraio 2003, avrebbe adottato le 11 tavole contenenti le prescrizioni esecutive. LA PROROGA – Nel luglio dello scorso anno, il sindaco Etna riesce ad ottenere dall'assessorato regionale Territorio e Ambiente la proroga di diciotto mesi che mettono al riparo l'iter di approvazione dello strumento urbanistico dal rischio di decadenza delle misure di salvaguardia relative al Prg in itinere, che altrimenti avrebbe costretto i cittadini a far nuovamente riferimento al piano di fabbricazione del 1981. Da allora le tavole contenenti le direttive del nuovo Prg, e le relative osservazioni avanzate dai cittadini, attendono di essere inviate al Cru di Palermo per la definitiva approvazione. I RIELETTI – Va infine segnalato che i consiglieri indagati sono stati quasi tutti rieletti lo scorso 12 e 13 al consiglio comunale e specificatamente Bertè (presidente, nel 2000, della commissione Territorio e Ambiente), Iarrera, Marmino tra le fila della maggioranza; Barbera (presidente del consiglio all'epoca) e Nava in quelle di opposizione, mentre Cannuli è stato designato assessore nella nuova giunta Etna.

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