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Rassegna Stampa

Gazzetta del Sud

08/07/2003

Rometta Il completamento dell'iter di approvazione del Piano regolatore Proroga di diciotto mesi

Non decadono così le misure di salvaguardia

Maria Saccà

ROMETTA – Ancora diciotto mesi. Questo è il tempo concesso dall'assessorato regionale ai Lavori pubblici al Comune romettese per portare a termine l'iter di approvazione del Piano regolatore generale. Diciotto mesi che, a questo punto, mettono al riparo il piccolo centro tirrenico da una complicata situazione urbanistica venutasi a creare proprio in questi giorni, a causa della decadenza delle misure di salvaguardia relative al Prg in itinere, che avrebbe costretto i cittadini a fare riferimento al piano di fabbricazione del lontano 1981. La questione, infatti, ruota attorno alla legge nazionale 1902/52, secondo la quale, in mancanza del relativo decreto di approvazione da parte dell'assessorato regionale Territorio e ambiente, le misure di salvaguardia, che scattano con l'adozione del Prg (avvenuta il 4 luglio 2000), non possono protrarsi oltre i tre anni che decorrono, appunto, dalla data in cui è stata adottata la delibera di approvazione. In breve, ottenuta la proroga, il Piano regolatore generale potrà tranquillamente proseguire il suo iter procedurale che, terminato il periodo, tutt'ora in corso, di pubblicazione presso la segreteria comunale, in pochi mesi dovrebbe approdare al Cru (il Comitato regionale urbanistica) di Palermo per l'esame delle osservazioni e, quindi, l'eventuale approvazione definitiva da parte dell'assessorato regionale. «La Regione – spiega il sindaco Enrico Etna, che tra l'altro possiede la delega all'Urbanistica – ha ritenuto sussistenti le ragioni poste a sostegno dell'istanza di proroga da parte del sindaco, ed è significativo osservare che il tempo di diciotto mesi assegnato rappresenta una oggettiva valutazione circa la concreta possibilità che in tale periodo il Comune di Rometta sia finalmente dotato del Piano regolatore generale. A questo punto – conclude il sindaco – non posso che dirmi soddisfatto per la conclusione positiva della vicenda, soprattutto per il fatto che sono così salvaguardate le scelte di interesse collettivo contenute nel Piano, confermando la bontà delle scelte compiute dall'Amministrazione, per certi versi coraggiose, con particolare riferimento al ricorso alla costituzione dell'Ufficio speciale Piano per la redazione delle prescrizioni esecutive».

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