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Gazzetta del Sud

31/05/2003

Il disastro ferroviario di Rometta Marea. Ieri mattina nuovo vertice in Procura

I periti: ancora 3 settimane

Francesco Celi

Il disastro ferroviario di Rometta Marea nel quale otto persone persero la vita ed altre 47 rimasero ferite il 20 luglio dell'anno scorso: nuova riunione tra i vertici della Procura, i magistrati che conducono l'inchiesta e i quattro periti nominati dall'autorità giudiziaria per ricostruire le cause del deragliamento dell'espresso “Freccia della laguna” e circoscrivere le responsabilità degli indagati, che al momento sono otto (si ipotizza il reato di disastro ferroviario, omicidio colposo e lesioni colpose). La Procura ha chiesto ai consulenti di accelerare sulla strada della consegna della perizia. All'incontro di ieri mattina, cui hanno preso parte il procuratore capo Croce, l'aggiunto Scalia e il sostituto Sidoti, che conduce l'inchiesta con il collega Di Giorgio, ha presenziato anche l'ispettore della Polizia ferroviaria delegato alle indagini, Angelo Laurino. I quattro consulenti dell'accusa – i professori Giorgio Diana, Antonio Risitano, Gaetano Bosurgi e Antonino D'Andrea – hanno fatto il punto della situazione e rappresentato ai magistrati che la parte tecnico-valutativa della loro perizia è ormai ultimata, ora però tutto il materiale raccolto va assemblato allo scopo di stendere la relazione unitaria. È un lavoro che necessita di ulteriore tempo giacché particolarmente complesso. I quattro consulenti, anche a fronte delle sollecitazioni dell'autorità giudiziaria, hanno comunque assunto un impegno di massima: la perizia sarà depositata nella settimana compresa tra il 16 e il 23 giugno. Questione di giorni dunque. La relazione sarà poi acquisita dalle parti interessate al processo, i difensori degli indagati e i legali che tutelano le parti civili, quindi partiranno le controdeduzioni dei consulenti non nominati dall'autorità giudiziaria. Frattanto i magistrati, proprio sulla scorta del lavoro dei periti, formuleranno dettagliatamente le ipotesi di reato che riguardano gli indagati. Solo dopo questi passaggi l'indagine sarà chiusa. Non è un mistero che la Procura conti di chiudere il cerchio entro luglio, e comunque il lavoro è ormai alle battute conclusive. Otto, come si accennava, gli indagati per il disastro ferroviario. Si tratta di due responsabili dell'impresa che eseguirono lavori sulla tratta Rometta-Milazzo e di sei dipendenti di Rfi che dovevano controllare la manutenzione: Oscar Esposito e Michele Pagliaro, il primo direttore tecnico della ditta “Esposito spa”, il secondo responsabile per conto della medesima impresa del cantiere; quindi, Carmelo D'Arrigo, Salvatore Piccolo, Roberto Giannetto, Filippo Bardaro, Antonino Conti Nibali e Salvatore Scaffidi, tutti dipendenti di Rfi. Le cause del deragliamento furono individuate in un giunto staffato non fissato a regola d'arte sui binari.

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