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Rassegna Stampa

Gazzetta del Sud

06/07/1999

-Rometta / L'ex sindaco Cordaro davanti al gup per un esproprio

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-L.O.

Si terrà il 7 ottobre, davanti al giudice delle indagini preliminari Ada Vitanza, l'udienza camerale nei confronti dell'ex sindaco di Rometta, dott. Andrea Cordaro, e dell'ex ingegnere capo Antonino Amato, indagati del reato di abuso d'ufficio per l'esproprio di un terreno. Per entrambi il pubblico ministero aveva chiesto l'archiviazione per insussistenza dei fatti, ma tale conclusione è stata contestata dalla parte offesa. La vicenda scaturisce da una denuncia di Michele Scarpaci, assistito dall'avv. Luigi Gemelli, a seguito dell' esproprio e dell'occupazione permanente, con delibera del gennaio 1998, di un terreno di sua proprietà per la realizzazione di alcuni campi da tennis. Il provvedimento di esproprio mancherebbe del presupposto fondamentale: l'interesse generale previsto dalla legge. Inoltre sarebbe da alcuni mesi in corso una controversia civile tra il Consorzio autostradale Messina-Palermo e il comune di Rometta per un terreno confinante a quello di Scarpaci, che l'ex sindaco intendeva destinare a campi da tennis. Nel corso dell'udienza camerale il gup Vitanza dovrà valutare se accogliere la richiesta di archiviazione presentata dalla Procura o disporre il rinvio a giudizio dei due indagati che sono assistiti dall'avv. Enrico Ricevuto. Barcellona, evade dai “domiciliari” – E' stato nuovamente arrestato dai carabinieri perché sorpreso nella notte fuori dal suo domicilio al quale si trovava agli arresti da quando aveva tentato di rubare un pezzo di guard-rail. Domenico Giorgianni 26 anni di Barcellona Pozzo di Gotto, a due settimane dalla prima cattura, è tornato dinanzi al giudice per essere processato con il giudizio immediato. E ieri l'imputato è stato condannato a quattro mesi di reclusione, pena sospesa dal giudice del tribunale Giovanni Giorgianni, per l'accusa di evasione. L'imputato, difeso dall'avvocato Pinuccio Calabrò, ha avuto nuovamente i “domiciliari”. Per la vicenda del 24 giugno, Giorgianni, insieme ad un complice, era stato condannato ad un anno di reclusione ciascuno senza il beneficio della sospensione condizionale della pena. Anche il pubblico ministero, avv. Walter Genovese, aveva chiesto la condanna. (l.o.)

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