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Gazzetta del Sud

04/09/2001

rometta / L'opposizione chiede un Consiglio sul Prg

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Tonino Battaglia

ROMETTA – «Bisogna riaprire i termini di pubblicazione del Piano regolatore, perché non è avvenuta in modo proceduralmente corretto, oltre che opportuno». A sostenerlo è Giuseppe Saija, capogruppo dell'opposizione nel consiglio comunale di Rometta, che in questi giorni ha richiesto l'autoconvocazione di una seduta straordinaria per discutere sulla possibilità di una proroga per l'esposizione al pubblico dello strumento di pianificazione urbanistica. Così, dopo le prime proteste espresse qualche giorno fa da Legambiente e dal Comitato cittadino di Rometta, arriva la presa di posizione ufficiale sul Prg anche da parte di una delle componenti politiche della cittadina tirrenica: «A nome di tutto il gruppo di minoranza – afferma Saija in una nota – esprimo grosse perplessità e riserve sulla procedura seguita dall'amministrazione comunale per l'approvazione del Prg e su quanto finora fatto. Innanzitutto, appare singolare che l'adozione dello strumento urbanistico sia avvenuta in una sola seduta del Consiglio, senza la necessaria discussione e solo sulla base di un lavoro, alquanto discutibile, della Commissione urbanistica. Voglio inoltre ricordare – continua Saija – che tale adozione è avvenuta con la votazione di solo 7 consiglieri su 15, i soli dichiaratisi compatibili con l'argomento». Per il capogruppo di minoranza è poi criticabile il periodo in cui è stato esposto il Piano: «Appare discutibile – afferma Saija – il fatto che, a distanza di oltre un anno dalla sua adozione, la pubblicazione del Prg sia avvenuta in un momento poco adatto ai cittadini per prenderne visione e presentare eventuali osservazioni e opposizioni, come quello a cavallo di ferragosto. Senza contare che la pubblicazione doveva durare venti giorni consecutivi, compresi i festivi, e invece il sabato e la domenica il Municipio è rimasto chiuso». Per questi motivi il gruppo "Vivi Rometta" ha fatto richiesta per la convocazione del consiglio comunale: «Nessuna risposta si è avuta in merito – conclude Saija – e questo lascia capire chiaramente l'intenzione dell'Amministrazione di proseguire su una strada che appare impraticabile, tortuosa e con rischi di ulteriori perdite di tempo».

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