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Gazzetta del Sud

04/08/2002

il disastro di rometta marea / Il primo treno è transitato alle 11,53 dalla stazione a pochi metri dal luogo della tragedia nella quale morirono otto persone

Riaperta la tratta ferroviaria Palermo-Messina Tra Venetico e Villafranca i convogli dovranno viaggiare a 30 km/h, tra Milazzo e Venetico a 50

Tonino Battaglia

ROMETTA – Da ieri mattina è tornata la normalità sulla linea ferroviaria Milazzo-Messina. Sono da poco scoccate le 11,53 quando sul secondo binario della stazione di Rometta Marea transita nuovamente un treno, il diretto 3852 Palermo-Messina, a due settimane di distanza dal disastro ferroviario che provocò la morte di 8 persone e il ferimento di altre 47 fra i passeggeri dell'espresso “Freccia della Laguna” di sabato 20 luglio. I tecnici di Rete ferroviaria italiana e della ditta di manutenzione sono riusciti nell'intento di anticipare i tempi e ripristinare la tratta in poco più di tre giorni, dopo che i colleghi di Trenitalia avevano sgomberato i binari da quello che rimaneva del “treno della morte”. La data prevista ufficialmente per la riapertura della linea era infatti quella di domani, ma (sulla spinta della direzione Rfi che puntava a riavviare al più presto la circolazione ferroviaria) gli operai addetti si sono prodotti in uno sforzo notevole, lavorando giorno e notte a ritmi serrati per anticipare tutto a sabato, anche in vista di un weekend “caldo” dal punto di vista dei trasporti per il previsto afflusso di turisti in arrivo in Sicilia. I lavori hanno interessato – oltre l'area teatro del disastro – tutta la linea compresa tra le stazioni di Venetico a Villafranca, dov'è stata ripristinata la massicciata, sono stati sostituiti i binari, giunti, traversine e ripristinati segnaletica, linea aerea e sistemi di cablaggio. Ma i lavori di manutenzione e di adeguamento della linea ferroviaria non termineranno qui – fanno sapere dalle Fs – bensì proseguiranno, come una sorta di “cantiere itinerante”, per tutta la tratta da Villafranca Tirrena fino a S. Agata Militello, per il cui miglioramento sono stati stanziati (già prima del disastro di Rometta) 26 milioni di euro. Di questa somma, 10 milioni riguarderanno l'ammodernamento del cosiddetto “armamento”, mentre i rimanenti 16 la segnaletica e la linea aerea. Com'è ovvio, per un certo periodo i convogli che transiteranno tra Venetico e Villafranca dovranno viaggiare a una velocità ridotta, fissata in 30 chilometri orari, così come nel tratto Milazzo-Venetico dove il limite non dovrà superare i 50 km orari. Atmosfera tutto sommato serena ieri mattina alla stazione di Rometta, dove per assistere al passaggio del diretto Palermo-Messina erano presenti più che altro gli addetti ai lavori, oltre a un dirigente Rfi giunto appositamente da Palermo, l'ing. Alfonso Belluccia. Tutto è andato come previsto, e riparte, quindi, la lenta marcia verso la normalità, in attesa di conoscere la verità sulle cause della tragedia del 20 luglio. Ricordiamo che la Procura di Messina non ha emesso ancora alcun provvedimento giudiziario. Prima di trarre conclusioni definitive, i magistrati vorranno probabilmente ascoltare la testimonianza di Marcello Raneri, il macchinista sopravvissuto al disastro, le cui condizioni migliorano anche se rimane tuttora in prognosi riservata.

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