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Gazzetta del Sud

22/06/2011

Falso in bilancio, rito abbreviato per sei amministratori e revisori

Previsto un serrato contraddittorio tra i consulenti. I Comuni parte civile

Leonardo Orlando

Barcellona I tre ex componenti del Cda dell'Ato Me 2 assieme ai tre membri del collegio sindacale tuttora in carica, che devono rispondere nel secondo troncone dell'inchiesta con l'ipotesi di falso in bilancio e false comunicazioni sociali in relazione al bilancio di esercizio del 2007, forse in rapporto all'assoluzione appena conseguita nel primo troncone del processo, hanno chiesto e ottenuto ieri dal giudice onorario Maria Abate, di essere ammessi al rito abbreviato condizionato dall'audizione in aula del consulente della difesa, il prof. Francesco Vermiglio. Il processo, su richiesta dell'unico difensore dei sei imputati, l'avv. Francesco Aurelio Chillemi, resta "blindato". Agli atti anche il dispositivo di assoluzione "perché il fatto non costituisce reato" deciso nel primo troncone per i falsi in bilancio del 2005 e 2006. Escono di scena la sfilza di testimoni di difesa e accusa, anche se resta la nutrita rappresentanza di avvocati di parte civile in rappresentanza di 27 Comuni su un totale di 38 che hanno deciso ancora una volta di costituirsi in giudizio contro amministratori e revisori assieme a due associazioni di consumatori, l'Adoc e la Confconsumatori. Scelta questa degli enti locali confermata da nalogo indirizzo espresso dall'Anci. Il giudice ha anche assegnato al pm d'udienza Francesco Dieni che aveva richiesto su sollecitazione dei legali di parte civile "la prova contraria", un termine di 10 giorni per la nomina di un consulente della Procura della Repubblica che rappresenti in aula un contraddittorio processuale con il consulente della difesa. Contraddittorio che dovrebbe avvenire il prossimo 27 settembre. Ieri in aula sono tornati, dunque, come imputati l'ex presidente del Cda dell'Ato, il medico ospedaliero Andrea Paratore, dimessosi l'11 marzo del 2009 dalla società d'ambito; l'ex vice presidente della stessa società, Stefano Salmeri, di Milazzo e l'attuale vicecommissario liquidatore dell'Ato Me 2e già compoente del Cda, Santi Gangemi di Monforte San Giorgio, all'epoca amministratore delegato della stessa società d'ambito. In aula anche i tre attuali componenti del collegio dei revisori di bilancio i commercialisti Salvatore Scilipoti di Barcellona, Orazio Russo di Sant'Agata e Giuseppe Patti di Rometta. I Comuni che hanno deliberato la costituzione di parte civile, affidandosi ad una schiera di legali sono: Barcellona, Milazzo, Villafranca, Roccavaldina, Pace del Mela, Gualtieri Sicaminò, San Pier Niceto, Torregrotta, Venetico, San Filippo del Mela, Fondachelli Fantina, Spadafora, Sant'Angelo di Brolo, Patti, Castroreale, Rometta, Saponara, Basicò, Santa Lucia del Mela, Valdina, Mazzarrà Sant'Andrea, Monforte San Giorgio, Rodì Milici, Librizzi, Condrò, Montalbano Elicona, Falcone. Altri 11 hanno invece deciso di restare fuori dal processo. Per quanto riguarda le assoluzioni del primo troncone la "partita" potrebbe non rietenersi conslusa se, come sembra, la Procura deciderà il ricorso in Appello sulla scorta dell'indagine della Guardia di finanza.

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