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Gazzetta del Sud

04/08/2010

Si riabbracciano dopo 40 anni davanti all'orfanotrofio

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Tonino Battaglia

ROMETTA Insieme dopo più di 40 anni. Rosario Genio e Tindaro Ugo Arlotta si sono ritrovati a Rometta in quell'orfanotrofio – l'Opera Nino Scandurra che oggi ospita il municipio – che li ha visti crescere sin da bambini, quando negli anni 63-64 vi sono stati portati dai loro veri genitori. Adottati poi nei primi anni 70 da due famiglie diverse, i due non avevano avuto più alcun contatto e i loro destini si erano separati. Si sono ritrovati grazie alla trasmissione di Rai 1 "Festa Italiana" a cui Tindaro, che oggi ha 48 anni, vive ad Acitrezza ed è agente di una compagnia di telecomunicazioni, ha scritto. Rosario, che invece ha 46 anni, vive a Bergamo e lavora per una multinazionale, ha risposto all'appello lanciato dalla conduttrice Caterina Balivo, e dal quel momento non si sono più persi. Anzi, hanno intensificato le ricerche per ritrovare altri ragazzi che hanno frequentato quello stesso orfanotrofio, e soprattutto per ritrovare la vera mamma di Rosario, che dovrebbe abitare a Messina. Ieri il grande ritorno nei luoghi in cui sono cresciuti e hanno condiviso un'esperienza difficile ma che unisce dentro come poche: «È stata una grande emozione tornare qui insieme dopo tanti anni – spiega Arlotta – e rivedere che molte cose e molte stanze in questa struttura non sono affatto cambiate». «Abbiamo tanti ricordi di questo posto anche se alcuni brutti – aggiunge Genio – eravamo circa 52 bambini e una decina di suore, di cui alcune piuttosto severe. Con Tindaro giocavamo spesso insieme e ricordo che quando passava il fruttivendolo con la sua vespetta il venerdì noi lo rincorrevamo sempre per farci dare gratis qualche banana». Quel fruttivendolo era il Salvatore Visalli che ieri ha voluto essere presente a quest'incontro per riabbracciare quei due simpatici "monelli" che lo inseguivano affamati. Tindaro Arlotta e Rosario Genio sono stati accolti dal sindaco Roberto Abbadessa e da numerosi concittadini, che li hanno guidati in quella che allora è stata la loro casa e che adesso è momentaneamente la casa comunale. Storie, ricordi, emozioni che, hanno affermato i due amici, verranno raccontati in un libro che dovrebbe uscire il prossimo novembre e non è escluso che le vicende rocambolesche di quei ragazzi possano diventare il soggetto di un film.

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