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Gazzetta del Sud

09/07/2011

Un tappeto di fiori per l'ultimo saluto di Rometta Marea a Martina De Gaetano

Lo strazio di papà Nino: «Vi porto il saluto della mia bambina, lei ci guarda con amore da lassù»

Tonino Battaglia

Un tappeto di fiori bianchi su cui avanza la bara, leggera e lucente. Dinanzi, i compagni di Martina, gli amici, con le loro magliette rigorosamente blu, i palloncini bianchi e blu, e quel saluto su uno striscione "Ciao ragazzetta". Dietro una moltitudine di volti segnati dalla commozione, dal cordoglio; in testa a questo corteo papà Nino, mamma Cecilia e la sorella, Simona, confortati da tanti ma dilaniati dentro da un dolore che, col passare dei giorni, diventa sempre più lacerante e inconsolabile. Così Rometta Marea ha dato il suo ultimo saluto a Martina De Gaetano, il cui cuore ha cessato di battere nella Rianimazione del Policlinico dopo essere stata travolta, nella notte tra martedì e mercoledì scorsi, da una Mini Cooper sulla via Nazionale del centro tirrenico mentre stava facendo ritorno a casa. Aveva appena 16 anni. Eppure la sua morte ha ridato la vita ad altre persone, grazie all'immenso dono della donazione degli organi. Ieri tutta la cittadina ha reso omaggio a Martina, ma non c'erano solo i romettesi. C'erano i suoi professori del Liceo Artistico della ceramica di Spadafora con il dirigente Delfina Guidaldi, i suoi compagni di scuola, di danza e tanti altri amici. E poi i colleghi di papà Nino della raffineria di Milazzo, gli amici di una vita della famiglia ma anche tanta gente anonima, presente per dare una testimonianza di partecipazione e vicinanza per una vicenda così tragica e assurda. In tutto il paese saracinesche abbassate per il lutto cittadino disposto dal sindaco Abbadessa. Tre sacerdoti hanno concelebrato il rito funebre: il parroco di Rometta, padre Antonino Scibilia, padre Antonino Pelleriti della parroccia N.S. di Lourdes di Villafranca e padre Piero Di Perri, il giovane romettese appena consacrato sacerdote. «Il giorno che Martina ci ha lasciato – afferma padre Scibilia nell'omelia – eravamo tanti in chiesa a pregare per lei; era la festa di S. Maria Goretti. Come la martire uccisa a soli 12 anni, così la nostra piccola Martina è stata portata via nel fiore della sua giovinezza. Sono sicuro, però, che allo stesso modo di Maria Goretti Martina ha già perdonato chi ha causato questa tragedia». E rivolgendosi a papà Nino ha sottolineato l'ennesima dimostrazione d'amore loro e della figlia: «In ospedali tenevi stretto un rosario e pregavi: "Alzati e torna a vivere". Martina ora vive nel cuore di tutti noi e di quelle persone cui ha ridato la gioia di vivere». Commosso il ricordo della preside Delfina Guidaldi: "Se è vero che il Signore sceglie i fiori più belli, stavolta l'ha raccolto nel nostro giardino. Noi ti ringraziamo Martina per tutto ciò che ci hai regalato: i valori, la tua allegria solarità e amore per la vita». "Saremo sempre orgogliosi – afferma Giorgia, una compagna – di aver avuto una compagna speciale, sempre pronta a una parola e che metteva la passione in tutto. Sarai sempre nella nostra classe e nei nostri cuori, ti vogliamo bene». Il sindaco Roberto Abbadessa ha esteso l' abbraccio alla 16enne da parte di tutta la comunità, ma le parole più toccanti sono quelle di papà Nino De Gaetano, che raccogliendo tutte le sue forze nel ricorso della sua bambina, si è avvicinato al microfono esclamando: «Ho una cosa da dirvi da parte di Martina: "Sono in paradiso e vi ringrazio tutti per l'amore e il sostegno che state dando alla mia famiglia"». E poi via, per l'ultimo viaggio, accompagnata da lunghi applausi e tante lacrime sul quel tappeto di fiori bianchi. Oggi è il momento del dolore, da domani si cercherà di trovare anche quello della verità. Com'è noto, la procura di Messina ha aperto, come da prassi, un'inchiesta – coordinata dal pm Alessia Giorgianni – sull'incidente in cui la studentessa ha perso la vita. Iscritto nel registro degli indagati M.C., il 25enne di Villafranca che era al volante della "Mini Cooper" che l'ha travolta. L'ipotesi di reato è omicidio colposo ma, dai primi accertamenti tossicologici effettuati dalle forze dell'ordine, il giovane sarebbe anche risultato positivo al test antidroga. Circostanza che deve essere verificata da ulteriori controanalisi. Nel frattempo, gli inquirenti sono al lavoro per acquisire tutti gli elementi, compresi i risultati dell'autopsia effettuata giovedì sera. Si vuole comporre la dinamica di un tremendo incidente che ha portato via, in un soffio, un angelo di nome Martina.

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