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Omnia Press

07/09/2007

Il torrente si trasforma in discarica

Rometta

Orazio Bonfiglio

Un supermarket dell'usato a cielo aperto. Ecco come si è trasformato il torrente Saponara nei versanti di Rometta e di Saponara stesso. Ma la parte che versa in condizioni peggiori è quella di Rometta, specialmente nella parte sottostante i ponti della ferrovia, dell'autostrada e della strada statale. Montagne di rifiuti di ogni genere che hanno ormai raggiunto la sommità dei tre ponti: materiale di risulta delle case in costruzione o in fase di demolizione, frigoriferi, lavatrici, televisori, sedie, sedili di automobili, materassi e tanto cartone. C'è davvero di tutto in questa porzione di torrente. Occorre dire, però, che c'è stata un'evoluzione (che resta comunque negativa) da parte di chi inquina il torrente: fino a poco tempo fa tutto questo materiale veniva distribuito per tutto il percorso andando a lambire anche i complessi estivi. Forse qualcuno si è reso conto che la stava combinando grossa, visto che tanti residenti si sono lamentati di questo scempio e così ha optato a cambiare luogo di discarica. Se volessimo ironizzare sull'accaduto, siamo davanti alla situazione del bimbo che in casa per nascondere le proprie marachelle, mette tutto sotto il tappeto. Per fortuna, dopo una stagione estiva segnata dagli incendi, mai nessun piromane o buontempone ha avuto l'idea di andare ad appiccare il fuoco a questo ammasso di rifiuti, poichè le conseguenze sarebbero state gravi non solo per l'incolumità delle auto in transito sul ponte, ma soprattutto per la nube tossica che si sarebbe sprigionata. Va leggermente meglio sul versante di Saponara: "solo" materiale di risulta, sanitari rotti e qualche sacco di immondizia sparso qui e lì. E dire che, sul fronte di Rometta, durante la stagione estiva, la strada che costeggia il torrente si popola di numerosi villeggianti che devono raggiungere le proprie abitazioni ed il mare. Una strada che di notte è completamente al buio, mettendo in pericoli i tanti giovani che con i motorini passano lungo quel rettilineo. Al termine della strada, poco prima di incrociare il bivio che porta ai diversi complessi presenti nell'area, fanno bella mostre di se' sei cassonetti per la raccolta rifiuti, dall'aspetto indecoroso: guasti, senza una copertura che possa mettere al riparo dai cattivi odori che si levano proprio nelle ore più calde di questi giorni e anche bruciati. Qualcuno ha mai pensato di posizionarne almeno uno per la raccolta differenziata (vetro, plastica o carta che sia)? Ormai anche quest'estate è andata in archivio, ma per il 2008, visto che ci sono otto mesi a disposizione, perchè non bonificare tutta l'area e magari monitorare l'area. Ne guadagnerebbero tutti.

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