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Gazzetta del Sud

29/06/2006

Tanti problemi irrisolti: dalla mancanza di opere di difesa costiera alla puzza proveniente dal depuratore

Che estate! Senza spiaggia e senza accessi al mare

Tonino Battaglia

ROMETTA – Per quest'anno stesso mare, ma non la stessa spiaggia. Quest'ultima, anzi, rischia di scomparire a Rometta Marea se non si prendono seri e urgenti provvedimenti per la difesa e il ripascimento della costa. Una situazione già riconosciuta con la dizione «massimo rischio di erosione» (nel tratto via Mezzasalma-via Falcone e Borsellino) dal Dipartimento regionale della Protezione civile, e aggravatasi ulteriormente dopo le mareggiate dello scorso inverno, tanto da spingere l'Amministrazione a invocare lo stato di calamità naturale. L'ennesimo allarme è stato lanciato in questi giorni dal capogruppo Udeur alla Provincia, Giuseppe Sirti, in una mozione approvata dall'aula di Palazzo dei Leoni in cui si chiede all'esecutivo di «intervenire con sollecitudine stante il continuo aggravarsi della situazione. La continua erosione dovuta all'azione del mare – spiega Sirti nel documento – ha ridotto la porzione di spiaggia fruibile dai bagnanti, tanto che in più punti si è costretti, percorrendola, a entrare nell'acqua, esponendo fra l'altro a grave rischio le abitazioni che si affacciano sulla costa durante le mareggiate invernali. A questo si aggiungono i dislivelli creati dall'erosione della spiaggia che, di fatto, impediscono l'accesso ai disabili e mettono a rischio l'incolumità di chi accede al mare». Le vecchie scogliere sono ormai inefficaci a contrastare l'azione delle acque che, inesorabile, prosegue la sua opera di erosione. Così, anche quest'estate, bagnanti residenti e turisti stagionali che prendono d'assalto il litorale romettese sono costretti ad arretrare teli e ombrelloni sempre più vicino alla strada. Il sindaco Enrico Etna assicura però che finalmente si è imboccata la via per giungere a una soluzione definitiva del problema spiaggia: «Da mesi stiamo lavorando con il Dipartimento regionale della Protezione civile – spiega il primo cittadino – per studiare un piano d'interventi di salvaguardia della costa. Tecnici regionali e uno staff di professionistiincaricato dall'amministrazione stanno elaborando insieme un progetto di ripascimento dell'intero litorale, che ha ottime chance di essere finanziato col primo bando utile della programmazione 2007/2013». Nel frattempo però, il mare bussa letteralmente alle porte di alcune abitazioni, soprattutto nel tratto est della costa, tra i complessi "Sabbie d'oro" e "Torri Saracene", dove le violenti mareggiate dello scorso dicembre hanno messo a rischio la stabilità delle abitazioni. Nel frattempo, però, il caldo africano di queste settimane ha favorito l'afflusso massiccio di bagnanti sul litorale, con punte di presenze record nell'ultimo fine settimana. E ciò mette in risalto un altro problema: gli accessi al mare, non tutti agevoli, anzi. Da oltre due anni si parla di progetti pronti per essere appaltati per gli sbocchi più "a rischio", vale a dire via Mezzasalma, via del Mare, via Fiorina Sardo, via Lifia e via Falcone-Borsellino: «È stata necessaria una ridefinizione di quei progetti – afferma il sindaco Etna – al fine di rendere le strutture più resistenti alle intemperie e alle mareggiate. Quest'iter è ora in fase di ultimazione e già ad agosto potrebbe andare in appalto l'area attrezzata di via Mezzasalma». Infine, la pulizia della spiaggia e il depuratore. Se la prima si sta risolvendo in questi giorni, grazi agli operai della Coop. "Tirrena '96" di Villafranca, aggiudicataria dell'appalto da 7.000 euro, la seconda invece crea qualche problema soprattutto "olfattivo". Da quanto l'impianto di depurazione è stato allacciato a una condotta sottomarina, si sviluppa nell'area di Fondaco Nuovo un lezzo nauseabondo che d'estate diventa insopportabile. Già si registrano le prime lamentele dei cittadini.

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