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Gazzetta del Sud

06/07/2005

Rapporto sulla balneabilità nei comuni del distretto sanitario di Barcellona

Il “caso” del depuratore e i divieti tra Spinesante e Cantoni Ecco i tratti di spiaggia a rischio

Giovanna Betto

BARCELLONA - Il tratto di mare che bagna la costa da Merì a Falcone gode di ottima salute. I dati della qualità delle acque di balneazione sono in netto miglioramento, rispetto agli anni precedenti. Lo afferma il dirigente del distretto sanitario di igiene pubblica di Barcellona Antonino Iannello il cui ufficio ha competenza sulla vigilanza ambientale di tredici comuni. Permane invece una situazione di gravità lungo 2750 metri di costa tra Marchesana e contrada Cantoni, e precisamente dallo scarico "del troppo pieno" di Spinesante del depuratore comunale, fino allo scarico contrada Marchesana di Terme Vigliatore, che rimangono interdetti alla balneazione. Nello specifico, il divieto per i bagnanti è stato imposto sul litorale da Villa Crisafulli di Barcellona fino al gazebo del lungomare Marchesana. Altre zone per cui è stato imposto il divieto sono: lo scarico contrada Acquitta per una lunghezza di 200 metri sempre nel comune di Terme Vigliatore; l'avamporto di Portorosa per 250 metri e dalla foce del torrente Elicona a Falcone per 400 metri. Dopo Barcellona, la zona interdetta alla balneazione è quella industriale di Giammoro, ma solo in prossimità del cunettone-depuratore Asi per 400 metri. Altri 600 metri di costa sono vietati, quelli tra via del Mare di Valdina al Torrente Fondachello di Torregrotta. Infine 200 metri tra Rometta e Spadafora a 100 metri est dalla foce del Torrente Boncoddo e 100 metri ovest dalla foce dello stesso torrente. Anche se i dati vengono giudicati positivi la situazione di quasi un terzo delle acque che bagnano il litorale di Barcellona, lungo circa 5 chilometri, risulta vietato ai bagnanti. L'unica zona dove sono presenti ancora delle dune, risente dello stato di abbandono dovuto anche al persistere dell'interruzione viaria tra Cantoni e Marchesana. La spiaggia è ancora sporca, lo stesso dirigente dell'ufficio igiene ha inviato, lo scorso 30 giugno, al sindaco Candeloro Nania, una relazione sullo stato delle spiagge «rilevando la presenza di notevoli rifiuti e detriti sparsi lungo tutto l'arenile tra Spinesante e Cicerata» richiedendone la rimozione. Tra l'altro il Comune ha affidato, dallo scorso 25 giugno all'Ato la pulizia delle spiagge. Per questo, tramite la cooperativa "Edera", sono stati assunti dieci dipendenti provenienti dalla cooperativa Libertà e Lavoro. Nulla fino adesso è stato fatto. Il dirigente raccomanda inoltre ai sindaci e dirigenti di settore di prestare la massima attenzione nel rilasciare alle industrie i permessi di scarico dei reflui delle lavorazioni nel depuratore. I controlli delle acque vengono comunque effettuati settimanalmente. Lo stesso ufficio ha dovuto segnalare ai sindaci parecchie micro discariche in alcuni tratti di spiagge su cui ci saranno ulteriori verifiche. Un dato allarmante per l'igiene e salute pubblica emerge anche sul fenomeno randagismo, problema ancora irrisolto per la mancanza di canili municipali. Il Comune di Barcellona è all'avanguardia, comunque, per il trattamento disinfestazione delle zecche e pulci, di cui c'è stata solo qualche segnalazione a cui si aggiungono i trattamenti antilarvali e demuscazione effettuati da ditte specializzate.

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