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Gazzetta del Sud

18/06/2000

Rometta / L'opposizione al sindaco: «Non c'è solo il caso Romarea»

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ROMETTA – «Condono delle violazioni edilizie o condono delle lottizzazioni abusive? Questa domanda da quasi 15 anni non riesce ad avere una risposta, né gli uffici tecnici del Comune hanno avuto precise direttive di politica territoriale che indirizzassero verso scelte chiare in grado di affrontare i problemi legati al disordine urbanistico che da 25 anni costituisce un autentico tormentone». Il gruppo consiliare “Vivi Rometta” ritiene che «non è tempo di mezzucci e azioni interlocutorie» e per voce del suo presidente Nicola Merlino sostiene che l'Amministrazione comunale deve dare precise indicazioni in merito: «Hanno chiesto pareri ad emeriti amministrativisti ma non hanno prodotto nulla a dimostrazione del fatto che si tratta solo di propaganda politica». Ma la matassa urbanistica di Rometta, aggrovigliata in passaggi e svolte di vario genere, stavolta rischia di esplodere in modo traumatico. Come abbiamo pubblicato, la procura della Repubblica di Messina ha emesso 150 avvisi di garanzia a carico dei condomini proprietari del complesso “Romarea” in località “Lifia”. I magistrati vogliono vedere chiaro sull'inquinamento prodotto attraverso una condotta che si inoltra direttamente in mare e da uno scarico sul torrente Saponara. Le autorizzazioni rilasciate consentirebbero solo l'immissione di acque bianche, ma non tutti sono convinti che le cose stiano in questi termini. I carabinieri di Rometta al comando del maresciallo Francesco Risitano stanno svolgendo indagini sulla vicenda. Ma, come sempre, quando si scava sulla precarietà vengono fuori elementi di non secondaria importanza. Se il complesso “Romarea” non ha il certificato di abitabilità, esso è certo in buona e nutrita compagnia. Secondo quanto si è appreso nel corso della conferenza stampa buona parte dei complessi residenziali di Rometta sarebbero senza certificato di abitabilità. Vale a dire che circa 12 mila dimoranti, utilizzerebbero immobili non regolari. Naturalmente i “vacanzieri” sono le vere vittime di queste “disfunzioni”. Da quasi vent'anni i vari amministratori non hanno detto una parola certa sul problema. E dopo tanto tempo, dopo tre leggi di sanatoria completate da cinque riaperture di termini, l'impostazione progettuale dei complessi residenziali è quasi certamente mutata. Ci sono aumenti di volume, variazioni di destinazione d'uso e forse occupazione di spazi di parcheggio vincolati. L'incapacità di dire una parola certa e definitiva sulle domande di condono delle unità all'interno dei complessi residenziali è stata stigmatizzata nel corso della conferenza stampa. Il presidente di “Vivi Rometta” ha rilevato che di tutto ciò nella bozza di Prg si parla poco. Sono state definitive «sature alcune aree senza esprimere alcun approfondimento». Insomma, la questione è aperta.

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