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Gazzetta del Sud

31/12/2002

Rometta Crisi nella giunta Etna Lombardo si dimette

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Tonino Battaglia

ROMETTA – «Mi arrendo, perché sono sicuro di non poter più modificare il tirare a campare privo di qualsiasi strategia che caratterizza l'attuale giunta». Con queste parole cariche di amarezza Ettore Lombardo comunica al primo cittadino di Rometta, Enrico Etna, le sue dimissioni dalla carica di assessore (pubblica istruzione, beni culturali, verde e arredo urbano, beni demaniali, protezione civile), aprendo di fatto una crepa difficilmente sanabile all'interno dell'attuale amministrazione. L'abbandono di Lombardo è infatti l'ennesimo segnale di una rottura ormai più che evidente all'interno del gruppo che aveva vinto le elezioni nel '99. Basti pensare che non meno di 5 mesi fa un altro stretto collaboratore del primo cittadino, Orazio D'Andrea, aveva gettato la spugna adducendo, in sostanza, le stesse motivazioni: la mancanza di collegialità. «Nei primi tempi sindaco e assessori condividevano davvero la gestione amministrativa della comunità – afferma Lombardo – ma l'atmosfera generale è diventata col tempo sempre più pesante, asfittica. Si è determinata, insomma un'incomunicabilità amministrativa. passando in un paio di anni dagli incontri cordiali e fattivi degli inizi a una reciproca diffidenza. Nulla a che vedere con la pur minima parvenza di collegialità». Una situazione che, secondo l'ex assessore, negli ultimi tempi è peggiorata al punto da mettere in discussione la stessa credibilità dell'esecutivo «perchè ormai la giunta Etna – aggiunge Lombardo – sia arrivata a un punto di non ritorno: alla mancanza di comunicazione, infatti, s'è aggiunta adesso la non più tollerabile tendenza a invadere le deleghe altrui da parte di alcuni componenti della giunta, troppo interessati anche a scavalcare o essere onnipresenti, invasione che si compie sfacciatamente con il tacito consenso del sindaco». Per il momento il primo cittadino non ha reso noto il suo commento sulla vicenda (ieri è stato da noi contattato, ma era impegnato in un'importante riunione in municipio). Certo è che il nuovo anno si apre con più di qualche grattacapo per Etna. C'è da ridisegnare l'esecutivo - con le dimissioni di Lombardo sono tre ora i posti vacanti in giunta - ma soprattutto c'è da riavviare una seria riflessione politica all'interno di una coalizione che, allo stato dei fatti, non sembra avere più una solidità tale da garantire un sereno svolgimento dell'attività amministrativa. Tenendo conto, fra l'altro, che tra un anno e mezzo è già tempo di elezioni. Già ieri notte sono cominciate le riunioni per la valutazione di uno stato di crisi che è nelle cose e che rischia di avere ripercussioni sulla vita della cittadina tirrenica.

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