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Gazzetta del Sud

03/12/2002

Allarme rosso a Rometta: tre frazioni paralizzate

A Gimello Monaci, S. Domenica e Condurri improbe anche le operazioni di soccorso. Alberi sradicati e smottamenti di terreno

Maria Saccà

ROMETTA – Le abbondanti piogge di questi ultimi giorni hanno provocato numerose frane a Rometta e nelle vicine frazioni di Gimello Monaci, Santa Domenica e Condurri. Gli smottamenti hanno bloccato, per tutta la mattinata di ieri, la viabilità dei piccoli centri, precludendo il transito a numerosi cittadini e ai mezzi di trasporto, e rendendo improbe anche le opere di soccorso. «Solo alle 9 del mattino le ruspe mandate dalla Provincia sono riuscite a sgomberare la strada provinciale che porta a Rometta - spiega il vicesindaco Nino Visalli, raggiunto telefonicamente sui luoghi interessati dall'emergenza - mentre la situazione rimane ancora critica nella strada che porta a Gimello Monaci». La frazione, infatti, è rimasta per tutta la giornata di ieri completamente isolata, ed è stata interessata da almeno 3 frane, con il crollo di ingente terra e sradicamenti di alberi sulle sue strade. Nonostante qualche iniziale momento di panico, fortunatamente non si sono registrati danni alle persone o alle abitazioni, mentre rimangono imprecisati i danni alle cose, e in particolar modo alla viabilità. «Gli interventi di sgombero sono stati piuttosto celeri - aggiunge Visalli - e in particolar modo da parte degli operai comunali, che per tutto il giorno hanno lavorato senza sosta con le ruspe per poter ripristinare, anche se solo in minima parte, l'accesso alle frazioni isolate». Ma sono anni ormai che queste popolazioni convivono con l'emergenza frane. Come non ricordare a tal proposito il drammatico alluvione del 1996 che causò il cedimento di una parte del cimitero, provocando il crollo dell'ala in cui si trovavano le tombe di alcuni bambini, le cui salme furono ritrovate nel boschetto sottostante. Ancora oggi i corpi recuperati sono allocati nella piccola chiesetta del cimitero, in attesa di una migliore sistemazione. Pochi mesi fa, invece, l'ultima tragedia causata dal maltempo si è consumata con la morte di Edoardo Visalli, 44 anni, il quale uscendo di strada con il proprio mezzo, rimase intrappolato per giorni in fondo a una feritoia del terreno profonda una decina di metri. Purtroppo, queste drammatiche vicende non sono solo causate dall'eccezionalità e all'imprevisto di certi eventi atmosferici, bensì da decennali disfunzioni amministrative, non solo comunali, che hanno provocato nel tempo sia il deterioramento dell'asse viario - spesso mancante dei minimi requisiti di sicurezza - sia l'incontrollata cementificazione del territorio che comporta un aggravio del dissesto idrogeologico.

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