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Gazzetta del Sud

29/07/2002

il disastro di rometta marea / I consulenti dovranno eseguire studi e comparazioni su staffe, giunti e traversine Smontati e sequestrati 5 metri di binario

Oggi pomeriggio lo sgombero dei rottami del treno: il locomotore verrà “tagliato” in due

Tonino Battaglia

ROMETTA – I binari della morte sono stati smontati e posti sotto sequestro. Nella notte tra sabato e domenica i carabinieri della Stazione di Rometta, al comando del maresciallo Francesco Risitano e su disposizione dei magistrati della Procura di Messina, hanno rimosso dalla zona teatro del disastro – che ha provocato la morte di 8 persone e il ferimento di altre 47 tra i 190 passeggeri dell'espresso “Freccia della Laguna” – circa cinque metri di linea ferrata (completa di staffe, giunti e traversine), per custodirla in un deposito della stessa caserma dei carabinieri del centro tirrenico. Si tratta, ovviamente, del tratto di rotaia da cui il treno è deragliato e che in questi giorni è stato oggetto di approfonditi esami e verifiche da parte dei periti (Giorgio Diana, Antonino D'Andrea, Gaetano Bosurgi e Antonino Risitano) nominati dal procuratore generale Luigi Croce. In quell'assemblaggio di binari, giunti e traversine dovrebbe infatti nascondersi la verità sulle cause della sciagura, e su di esso i consulenti concentreranno ulteriormente la loro attenzione, attraverso nuovi studi e comparazioni con binari nuovi. Verifiche tecniche che andranno a integrarsi con la gran mole di materiale già acquisto nei giorni scorsi dai sostituti Vito Di Giorgio e Giuseppe Sidoti, ai quali spetta ora il compito di ricomporre, pezzo per pezzo, questo puzzle per individuare le eventuali responsabilità nel disastro ferroviario dello scorso 20 luglio. Intanto i due pool di consulenti incaricati rispettivamente da “Rfi” e “Trenitalia” hanno ultimato l'altroieri il sopralluogo per effettuare gli accertamenti in quanto parti offese. E nella mattinata di ieri sono iniziati i lavori per la rimozione delle 7 carrozze del “Freccia della Laguna” ed è stato necessario evacuare sei famiglie. Il carro-soccorso speciale munito di un'enorme gru, che “Trenitalia” ha inviato da Firenze con una squadra di operai specializzati, ha già spostato dai binari le due carrozze (la prima e la seconda che seguivano il locomotore) maggiormente coinvolte dal disastro: lo sgombero definitivo del convoglio, comunque, non sarà attuato prima di oggi pomeriggio. L'operazione, infatti, è tutt'altro che agevole, vista anche la pesantezza dei mezzi. Per poter trasportare il locomotore (che pesa circa 120 tonnellate), per esempio, bisognerà in pratica dividerlo in due con appositi macchinari. Anche per il ripristino della linea ferrata i tempi previsti si aggirano sui due-tre giorni; bisognerà, infatti, sostituire binari, traversine e linea aerea. Solo a fine settimana, quindi, sarà possibile riaprire alla circolazione la tratta Messina-Milazzo e tornare alla “normalità”.

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